martedì 19 luglio 2011

Il Gazzettino


Domenica 8 Maggio 2011

VENEZIA - Un cadavere trovato in laguna, una misteriosa mappa che raffigura tre campanili allineati, un uomo che nasconde un segreto, sono gli ingredienti del giallo scritto da Roberta di Odoardo, veneziana, scrittrice alla sua opera prima, «Il segreto dei tre campanili» (Ciesse edizioni 2011). Un'idea nata tanti anni fa e finalmente realizzata in ben due anni di lavoro. L'autrice ha presentato il suo libro alla Libreria «Al Capitello» e, sollecitata dalle domande di Dario Seccarello, ha raccontato dell'amore per la sua città, il mare, la storia, l'archeologia, la scrittura, e per i gialli che ha cominciato a leggere fin dall'adolescenza. Nel racconto fa da sfondo Venezia, la laguna Nord, chiese e monasteri; i luoghi sono reali, fondamentali per il suo raccontare, «io ho in mente la trama ma poi la storia si scrive da sola», i personaggi hanno vita propria. Roberta si ispira alla quotidianità «che ha tanto da dire», alle confidenze di amiche e conoscenti, piccoli spaccati di vita, segreti, sofferenze. «Conosco tante persone speciali» . Ogni personaggio riflette una caratteristica della scrittrice, pur non essendo autobiografico, e «c'è un risvolto rosa in mezzo a tanto giallo», così spiega la storia d'amore inserita. La prosa è limpida, chiara, di lettura scorrevole e piacevole , trasmette emozioni ed è coinvolgente pur essendo «un giallo delicato» come l'ha definito l'editore, senza scene cruente o di sesso. «Il sole si stiracchiò dietro i cipressi dell'isola di San Michele. Tony aprì il cancello del cantiere, pregustando una bella vogata sulle acque brillanti della laguna di Venezia» è l'incipit. Il libro è dedicato a M.: un'amica che ha creduto in lei, ma potrebbe essere anche la Mamma, il Marito, o a «Me stessa».

Maria Teresa Secondi

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