mercoledì 20 luglio 2011

Venerdì 27 Maggio 2011 "Lomellina in Giallo - Rassegna del giallo/noir"

Presentazione a Mestre "Il Mistero del Sale....un giallo di Gusto" 23 Marzo 2011


Ristorante ai Pini Mestre

BraviAutori

Nell’incantevole scenario di Venezia, tra lagune, barene e un antico convento trasformato in edificio scolastico, si compiono dei delitti. Il cadavere di Stefania, una giovane insegnante di religione, viene rinvenuto nella laguna della città. È stato un incidente? Sembrerebbe di no, l’impronta insanguinata della sua mano dà l’avvio al tutto. Arianna, amica e collega, si attiva per prelevare i suoi effetti da consegnare al marito e, fra le varie cose, si ritrova in possesso di una misteriosa chiave. La chiave è la chiave di tutto, potrebbe sembrare un bisticcio di parole ma non lo è. Ecco quindi che l’autrice ci propone un detective in gonnella al quale si affianca un altro insegnante: Lorenzo, aitante e affascinante, inevitabile quasi il risvolto rosa che si insinua a striare il giallo predominante.
Con Roberta Di Odoardo il lettore conoscerà la Venezia più suggestiva, quella delle piccole calli dove il sole si riflette su candidi muri, dove l’odore del pesce stuzzica piacevolmente le narici, e incontrerà pescatori da generazioni nonché conoscitori degli antichi segreti di questa stupenda città che non è soltanto la Piazza San Marco raffigurata nelle cartoline. C’è anche una Venezia di tanti secoli fa, quando la peste imperversava per portare via nobili e popolani, tutti accomunati nello stesso abbraccio; quando a causa di alluvioni devastanti intere isolette scomparivano con case, chiese e relativi campanili. Gli stessi campanili ritratti in un dipinto che Arianna ha modo di osservare prima che un incendio doloso lo distrugga, erano tre, ben allineati. Quali erano e dove sono adesso? L’insegnante è arguta e determinata, non si lascia scoraggiare nemmeno quando si compie un secondo omicidio e si inciampa in incidenti di percorso: va avanti sulla sua strada, coadiuvata dal collega e mettendo a repentaglio la sua stessa incolumità. Diversi sono i personaggi che svolgono un ruolo nella vicenda, eppure è ben saldo il filo della narrazione: tutti vengono tratteggiati in maniera precisa così che ci rimangono impressi, i tasselli si incastrano perfettamente, con linearità e coerenza.
Un giallo ben articolato su uno sfondo pittoresco, godibilissimo ancor di più per lo stile ricercato e quasi lirico, un ottimo esordio per la Di Odoardo.

Pia Barletta

martedì 19 luglio 2011

BraviAutori

Però Roberta … francamente parte avvantaggiata! Perché vive a Venezia, nella città PIU’ BELLA DEL MONDO, ove ogni respiro è fonte d’ispirazione artistica. Che lei ha colto, in una storia ambientata con grande abilità nella laguna. Qui si colloca la ricerca di un tesoro non ben identificato e la vicenda si dipana in un’atmosfera d’incanto tra litorale, isole, barene, luoghi d’arte, temporali e singhiozzi di gabbiani. Ingredienti che si combinano sotto l’ossessione e il sospetto che la laguna ospiti una piccola Atlantide inghiottita - tanto tempo fa - da una catastrofe naturale.
Roberta non abbandona mai la sua grazia e la sua eleganza stilistica, neppure quando infila nella storia omicidi, aggressioni e l’incendio (per fortuna solo nella sua e nella nostra fantasia!) di un prezioso mobile antico che nasconde una mappa “sui generis”: il dipinto di tre campanili. O quando crea situazioni “alla Agatha Christie” (citata) in una festa a numero chiuso tra gli indiziati.
Infine, voglio fare spoiler: lo so, in una recensione è un autentico delitto. Quindi non anticiperò se il tesoro alla fine viene ritrovato. Né svelerò l’identità dell’assassino. Il mio spoiler è un grosso dilemma: ho chiuso il libro con la sensazione che il vero ritrovamento del tesoro, in questa storia, abbia natura immateriale (leggasi amore). Che ne dice l’autrice?

Le Virtuose

Giugno 2011

Il Gazzettino


Domenica 8 Maggio 2011

VENEZIA - Un cadavere trovato in laguna, una misteriosa mappa che raffigura tre campanili allineati, un uomo che nasconde un segreto, sono gli ingredienti del giallo scritto da Roberta di Odoardo, veneziana, scrittrice alla sua opera prima, «Il segreto dei tre campanili» (Ciesse edizioni 2011). Un'idea nata tanti anni fa e finalmente realizzata in ben due anni di lavoro. L'autrice ha presentato il suo libro alla Libreria «Al Capitello» e, sollecitata dalle domande di Dario Seccarello, ha raccontato dell'amore per la sua città, il mare, la storia, l'archeologia, la scrittura, e per i gialli che ha cominciato a leggere fin dall'adolescenza. Nel racconto fa da sfondo Venezia, la laguna Nord, chiese e monasteri; i luoghi sono reali, fondamentali per il suo raccontare, «io ho in mente la trama ma poi la storia si scrive da sola», i personaggi hanno vita propria. Roberta si ispira alla quotidianità «che ha tanto da dire», alle confidenze di amiche e conoscenti, piccoli spaccati di vita, segreti, sofferenze. «Conosco tante persone speciali» . Ogni personaggio riflette una caratteristica della scrittrice, pur non essendo autobiografico, e «c'è un risvolto rosa in mezzo a tanto giallo», così spiega la storia d'amore inserita. La prosa è limpida, chiara, di lettura scorrevole e piacevole , trasmette emozioni ed è coinvolgente pur essendo «un giallo delicato» come l'ha definito l'editore, senza scene cruente o di sesso. «Il sole si stiracchiò dietro i cipressi dell'isola di San Michele. Tony aprì il cancello del cantiere, pregustando una bella vogata sulle acque brillanti della laguna di Venezia» è l'incipit. Il libro è dedicato a M.: un'amica che ha creduto in lei, ma potrebbe essere anche la Mamma, il Marito, o a «Me stessa».

Maria Teresa Secondi

La Nuova Venezia


Un delitto, tre campanili e la maestra si scopre giallista


Domani alle 18, al teatro ai Frari in calle drio l'Archivio, viene presentato il libro «Il segreto dei tre campanili» della veneziana Roberta Di Odoardo. Diplomata all'Istituto Magistrale con la precisa intenzione di diventare insegnante, oggi è davvero e con entusiasmo maestra; sposata e mamma di tre figli, ha sempre avuto la passione della scrittura. E così nasce questo romanzo, un giallo appassionante.  Nella trama, un'insegnante scompare e il suo cadavere viene ritrovato nelle acque della laguna di Venezia. Una collega, insospettita da strani eventi che sembrano collegati alla morte dell'amica, decide di scoprire la verità e trova un valido alleato nell'affascinante professor Martin, interessato quanto lei a risolvere il mistero. Tutti sembrano colpevoli in quella che si rivelerà una vera e propria caccia al tesoro, giocata tra i locali di una scuola, antico convento veneziano, e le barene della Laguna Nord, grazie alla comparsa di alcuni indizi dal passato. Un'incredibile storia che sembra scriversi da sola a ogni scoperta dei due improvvisati investigatori, alle prese con preziosi manoscritti e reperti archeologici, guidati dall'istinto e da una misteriosa mappa che raffigura tre campanili allineati. Preoccupata di rendere giustizia alla collega morta in modo violento e inspiegabile, Arianna non si accorge di interessarsi un po' troppo al professor Martin. Ma in fondo chi è quest'uomo dagli splendidi occhi azzurri, comparso al momento giusto e che sembra nascondere un segreto?  Per conoscere il romanzo, e la sua autrice, l'appuntamento è domani.


31 marzo 2011